Traduzione Germania di Tacito: paragrafo 7 “Reges ex nobilitate … pugnantibus gestant”
Testo latino Germania, Tacito
[7] Reges ex nobilitate, duces ex virtute sumunt. Nec regibus infinita aut libera potestas, et duces exemplo potius quam imperio, si prompti, si conspicui, si ante aciem agant, admiratione praesunt. Ceterum neque animadvertere neque vincire, ne verberare quidem nisi sacerdotibus permissum, non quasi in poenam nec ducis iussu, sed velut deo imperante, quem adesse bellantibus credunt. Effigiesque et signa quaedam detracta lucis in proelium ferunt; quodque praecipuum fortitudinis incitamentum est, non casus, nec fortuita conglobatio turmam aut cuneum facit, sed familiae et propinquitates; et in proximo pignora, unde feminarum ululatus audiri, unde vagitus infantium. Hi cuique sanctissimi testes, hi maximi laudatores. Ad matres, ad coniuges vulnera ferunt; nec illae numerare aut exigere plagas pavent, cibosque et hortamina pugnantibus gestant.
Traduzione paragrafo 7 della Germania di Tacito
1. Scelgono i re in virtù della nobiltà [della stirpe], i generali in base al valore. E i re non hanno un potere illimitato e libero, mentre i comandanti contano per l’esempio piuttosto che per l’autorità, suscitano ammirazione (comandano con ammirazione) se coraggiosi, se in vista (se di fanno vedere innanzi a tutti), se combattono in prima fila.
2. D’altronde è permesso condannare a morte, imprigionare, percuotere soltanto ai sacerdoti, non [come se fosse] per punizione o per ordine del comandante, ma come per imposizione del dio, che credono presente tra i combattenti.
3. Recano sul campo immagini e simulacri tolti ai boschi sacri; e il massimo incitamento al coraggio è il fatto che né il caso né il raggruppamento accidentale formano la torma o il cuneo, ma le famiglie e le parentele; e i loro cari stanno nei pressi, da dove si possono udire le urla delle donne e da dove [si possono udire] i vagiti dei bambini.
4. Questi e per ciascuno [sono] i testimoni più sacri, questi i lodatori più ambiti; recano alle madri e alle mogli le ferite; e quelle non tremano a contare e a esaminare le piaghe, recano ai combattenti cibi e incoraggiamenti.