Le opere latine in versi – Francesco Petrarca
« AFRICA »
Poema in esametri in 9 libri. Doveva essere in 12 libri. Fu iniziato a Valchiusa nel 1338-1339.
Ne fu presentata una parte nel 1341 in occasione dell’esaminazione di re Roberto d’Angiò, a cui l’opera fu dedicata. Il poema fu poi ripreso e portato a compimento ma a lungo rimaneggiato senza approdare a un’edizione definitiva. Si tratta la Seconda Guerra Punica e l’esaltazione di Scipione l’Africano che libera la patria dalla minaccia di Annibale. Attraverso la materia storica Petrarca vuole celebrare la grandezza di Roma e dell’Italia, vista come sua illustre erede. I suoi modelli epici sono Livio, Virgilio e Cicerone, ma in Petrarca la materia epica risulta assai sterile e solo stilisticamente egli riecheggiò con calore i suoi amati scrittori, Le pagine migliori sono quelle di meditazione esistenziale e di inquietudine spirituale, come nel monologo di Magone morente.
« BUCCOLICUM CARMEN »
Tra le opere latine in versi abbiamo anche 12 egloghe di argomenti storici e morali, composte tra il 1346 e il 1348. Petrarca mette in bocca a dei pastori le sue meditazioni. L’opera fu rielaborata fino al 1364.
« EPISTOLE METRICHE »
3 libri, 66 epistole. Il tema centrale è l’amore per Laura. Queste fanno parte delle opere latine in versi.