La cena di Trimalchione, paragrafo 26
Passo originale in latino e traduzione letterale.
[26]
[…] Venerat iam tertius dies, id est expectatio liberae cenae, sed tot vulneribus confossis fuga magis placebat quam quies. Itaque cum maesti deliberaremus quonam genere praesentem evitaremus procellam, unus servus Agamemnonis interpellavit trepidantes et: “Quid? vos, inquit, nescitis hodie apud quem fiat? Trimalchio, lautissimus homo. Horologium in triclinio et bucinatorem habet subornatum, ut subinde sciat quantum de vita perdiderit!” Amicimur ergo diligenter obliti omnium malorum et Gitona libentissime servile officium tuentem iubemus in balneum sequi.
TRADUZIONE:
[…] Era giunto ormai il terzo giorno, quello che è l’attesa della cena di liberazione, ma noi già colpiti da molte sevizie, preferivamo piuttosto la fuga che l’attesa. E così mentre avviliti cercavamo in che modo potessimo evitare l’imminente tempesta, un servo di Agamennone interruppe noi che eravamo nel dubbio e disse: “Come? Voi non sapete presso chi si pranzerà oggi? Trimalchione, uomo davvero pregevole. Ha nella stanza del triclinio un orologio e un trombettiere predisposto, così che immediatamente sappia quanto [tempo] ha perso della vita!”
Dunque ci prepariamo con cura, dimentichi di tutte le nostre sventure e ordiniamo che Gitone, che svolgeva il suo servizio in modo diligentissimo, di seguirci nel bagno prestando attenzione.